Di questi tempi bui, almeno ci sono i saldi. Negli outlet.
Anzi, outlet village che rende il tutto più cosmopolita e umanisticamente utopico.
Quei conglomerati di casette finte piene più di manichini che di inquilini. Si inventano pure i nomi delle vie, delle piazze. Manca solo una giunta comunale, magari di centrodestra che così ci calza a pennello.
Quel sentore di finto che ti fa respirare quell’atmosfera presente nei parchi di divertimento, quelli grandi. Tutto è così finto, e quindi così bello.
C’è un termine specifico, nonluogo. Tutto attaccato, non s’è capito il perché.
Autostrade, aeroporti, centri commerciali, outlet – anzi, outlet village.
Tutti quei posti in cui da umano ti trasformi in utente, e basta. Perdere qualsiasi caratteristica o ruolo personale. Diventiamo tutti dei piccoli avatar. E questa cosa ci piace.
Così finto e così bello.
Adoriamo trasformarci in clienti, rende la vita più semplice. Anche perché dicono che si abbia ragione sempre e comunque. Si ottiene una briciola di potere.
Così finto e così bello.
Però bisogna stare attenti che alle sette e mezzo chiude, e tocca ritornare umani.
Così veri.